Valutazione di come sono

VALUTAZIONE DI COME SONO E DI COSA VOGLIO

Non è semplice, né possibile in assoluto sapere chi siamo, ma possiamo rintracciare quelle caratteristiche che ci contraddistinguono in modo da evidenziare le nostre inclinazioni, quello che ci piace, quello che vorremmo. Attraverso questo lavoro emergono chiaramente i nostri interessi a partire dai quali si può iniziare ad impegnarsi per risolvere ciò che ci piace poco e che ci fa star male.

Costruisci un elenco delle risorse e cerca di distinguerle dai limiti. 

Risorse Limiti
   
   
   

 

Trova le risorse, ci sono! Un limite tuo ora è la scarsa fiducia in te e nella tua via, ma partendo da altro, ad esempio dalla tua sensibilità, l’amore per la natura, per le cose semplici puoi ricominciare a sperare.

In seguito, fai una lista delle cose che ti spaventano e prova, invece che evitarle, ad affrontarle, grazie ai tuoi punti di forza. Così migliorerai i tuoi difetti. Come? Parti da quelli più facili.

Programmazione di azioni di cui hai paura.

Lista delle azioni temute ordinate in base al grado di ansia che suscitano nella persona:
 1


2


3


4


5


 

Sulla base di quello che ti sembra che hai fatto senza esiti buoni, costruisci comportamenti alternativi a quelli che hai sempre adoperato.

Racconto dell'evento abituale:............................................................................
Descrizione di alcune alternative ........................................................................

A fine giornata fai un esame della realtà, attraverso una sintesi fedele di quello che veramente accade, separato da paure o desideri.


Diario delle vicende quotidiane
 

EVENTI Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
Buoni              
Negativi              
Temuti              
Desiderati              


Mensilmente prepara un piano in vista di una meta ambita: prima ti poni l'obiettivo, esamini le tappe e verifichi periodicamente che i passi compiuti portino i risultati sperati.

Meta da raggiungere:
Mezzi e tempi necessari:

Automonitoraggio
1. Definire un problema o l’obiettivo.
2. Identificare le strategie.
3. Valutare la realizzazione e i progressi o gli ostacoli.


Dopo tutta questa preparazione, ecco la prova vera. Inizia le tue attività usando una nuova logica, realistica e più fedele ai fatti de momento, senza ansie immaginarie o pensieri di previsione impostati solo sul veramente negativo. Combatti i pensieri che danneggiano la speranza di avere altre possibilità.

Esempio:
Pensieri catastrofici e autodistruttivi: “Tutto quello che faccio è sbagliato; non riesco a cambiare niente”.
Riformulazione: “Spesso non ottengo i risultati che vorrei, devo riflettere sulle ragioni di questo e impegnarmi a realizzare meglio quanto desidero”.


Se non ti piace quello che fai e ti stimi poco:
1. prova a guardare che altre opportunità ci sono per te e in cosa puoi migliorare;
2. Dedicati a qualcosa che ti appassiona;
3. Cerca di aprirti a nuovi interessi;
4. Riconosci in te aspetti buoni e non concentrarti solo su quello che non va.

Se ti manca una relazione significativa:
1. attendi e cerca di aprirti agli altri;
2. nell’aspettare l’opportunità giusta dedicati e te ai tuoi hobby:
3. frequenta ambienti diversi.

Se non sei soddisfatto del rapporto di coppia:
1. cerca di chiarire quali sono i veri problemi;
2. trova l’origine del tuo malessere;
3. affronta insieme all’altro i conflitti derivanti dalla tensione avvertita;
4. riconosci se si tratta di una tua percezione erronea;
5. se l’altro non ti sembra felice cerca di capire che cosa vorrebbe da parte tua.

Se al lavoro stai male e non ti senti realizzato:

1. cerca altre possibilità;
2. nel frattempo migliora il modo di gestire quanto ti viene chiesto;
3. svolgi le tue attività al meglio, senza l’ambizione di essere riconosciuto;
4. riconquista un buon rapporto con i colleghi;
5. se ci sono conflitti, fa una mediazione;
6. guarda ogni singolo problema e affrontalo con calma;
7. non legare il lavoro con ambizioni del tipo: valgo qualcosa, ho fatto la scelta giusta;
8. se altro non si trova, cerca di essere felice perché un lavoro c’è e guardalo con altri occhi.

 

Fatti poi guidare da una formula verbale durante il giorno. Sceglila tu, cerca di crearne una adatta che ti ricordi il motivo per cui devi sopportare la sofferenza di questo periodo. Se hai in mente qualcosa che possa risolvere cosa non va o cosa on ti piace di questo periodo, allora è vero che stai male, ma capisci che non sarà per sempre e che se ti impegni forse le cose cambieranno. Si dà lo spazio quindi alla speranza e si creano le condizioni per fare altro..

 
Esempi:
SE VOGLIO POSSO. SE AGISCO CORRETTAMENTE RIUSCIRO’ AD OTTENERE QUANTO DESIDERO. DEVO SAPER ATTENDERE: I FRUTTI SI RACCOLGONO DOPO LA SEMINA.....

POSSO FARCELA E NON SONO DA SOLO,SONO APPREZZATO, AMATO E STIMATO DA PERSONE CHE APPREZZO, AMO E STIMO.