La paura di non valere e il controllo

Il giudizio e l’amore dell’altro se diventa l'interesse prioritario, ci fa stare male.

Il bisogno di essere approvato 

Quando per me è troppo importante il giudizio dell’altro, prima di agire, sono alla ricerca di una conferma che non sempre arriva. Questo ci destabilizza e ci porta a manifestare una insofferenza dovuta al non sapere se verremo veramente approvati. Ecco che la sicurezza di sé è messa a dura prova a causa del fatto che non ci sembra che nessuno ci veda per quello che siamo. Non ci riteniamo all’altezza o ci dicono che potremmo fare diversamente e a noi sembra una critica.

L’altro mi ama davvero? Mi lascerà? Posso farcela senza l’altro?

Qui il nucleo di osservazione è la dipendenza che si crea nei rapporti significativi.

I pensieri sottostanti questo atteggiamento sono: senza l’altro non ci riesco, sto male, mi sento fragile. Non c’è spazio per altro, se non una grande ansia che diventa sempre più forte fino a portare ad una costante insoddisfazione. Occorre chiarezza, per scoprire come stanno davvero le cose. Per ridurre la tensione una strada  possibile è imparare a leggere in un altro modo quello che ci accade o che arriva dall'esterno. 

Accettare la realtà e impegnarsi per il cambiamento di lettura

Accettare quello che è immutabile serve per avere il coraggio di cambiare il modo di vivere i propri impegni. Di fronte al mutare delle situazioni bisogna saper usare le proprie capacità, non chiudendosi nelle abitudini, bensì allargando le scelte di azione con comportamenti flessibili e nuovi rispetto certi copioni. Una storia che finisce, se non c’è modo di trovare un accordo, lascia un vuoto, ma libera spazio per altri tipi di rapporto e per cercare di capire come poter usare quella esperienza per crescere e migliorare.

Quindi puntiamo alla serenità di accettare quello che non possiamo cambiare e facciamo emergere la forza per quello che è possibile modificare. Accanto alla pazienza di essere a contatto con quello che non ci piace e sta di fronte a noi, è necessario diventare coraggiosi per apportare un cambiamento laddove i margini di evoluzione e trasformazione ci sono. Ma la vera risorsa da perfezionare è la saggezza di distinguere dove sta la nostra impotenza e dove invece possiamo usare il nostro potere.

Il bisogno di controllo dunque porta a domande incerte di dubbia risposta che, se ci trova impreparati o fragili, ci sottopone ad una grande sofferenza. Il pensiero sotto forma di ritornello assilla la nostra mente e noi iniziamo a combattere fino a non poterne più. "Mi manca troppo, senza il mio amore sono perso, mi odia e questo mi porterà alla rovina, se mi comportavo meglio sarebbe ancora con me." Tutti se e ma che confondono e ci rubano tante energie.