Convinzioni sul benessere

Pensieri sullo star bene

Al primo quesito “cosa significa per te star bene?”, è stato risposto prevalentemente:
1) star bene fisicamente;
2) avere buoni rapporti in famiglia e al lavoro;
3) non avere preoccupazioni;
4) avere tanti soldi.

 

Emerge chiaramente che la percezione del benessere coincide con una generica immagine di noi senza dolori e senza situazioni difficile da affrontare (conflitti, problemi di salute o lavoro, mancanza di risorse). E’ chiaro che se non ho malesseri fisici, se al lavoro ho dei riconoscimenti, se ho uno stipendio alto, se vado d’accordo con tutti, se quello che voglio lo ottengo, non posso che star bene. Ma in realtà la questione è più complessa. Non basta nessuna di queste condizioni a consentire un reale benessere. Meglio vedere ognuno di questi elementi come singoli componenti, coordinati insieme in una armonia di fondo che è ben diversa da quello che apparentemente può sembrare.
Supponiamo che io sto in salute, ho i soldi per viaggiare, ho una bella famiglia, un bel lavoro e molti mi apprezzano, ma io non sono in grado di riconoscere queste cose. Se non mi prendo mai una pausa per lavorare (e guadagnare) e per potermi assicurare la possibilità di avere sempre tanti soldi, invece di raggiungere l’obiettivo di “avere molto denaro ed essere felice” paradossalmente non faccio che stare in tensione (e caricarmi di lavoro) per paura che quello che voglio venga a mancare. Invece, se mi accontento di lavorare il giusto e di godere delle cose della vita (relax, tempo libero, legami), sto meglio con me stesso, sono soddisfatto del mio operare e riesco ad interagire meglio pensando cose buone per me e per gli altri. A bene pensarci qualcosa che non va c’è sempre, basta accettarlo, prendere atto di cosa e come fare per migliorare le situazioni negative e nel frattempo godere di quello che funziona. Lasciando al corso delle cose il suo percorso TUTTO SI SISTEMA (chiaramente con il nostro impegno a fare meglio e a sistemare errori o problemi).