Ritrovarsi per star bene

Un nuovo modo di essere:  star bene ritrovandosi


Nelle diverse sezioni abbiamo affrontato vari temi su emozioni, paure, consapevolezze, indecisioni. Ogni volta quello che arresta il cammino verso la conoscenza interiore è l’incapacità di allontanarsi da una visione rigida di sé e del mondo. Se è vero che i problemi esistono, se non sempre siamo soddisfatti, allora occorre trovare una strada per trasformare gli errori in opportunità, per essere più fedeli a noi stessi. E solo una mente aperta, disposta al nuovo, ci aiuta a crescere.


Reinventarsi di Mario Alonso Puig, Salani Editore, è un testo chiaro ed esplicito che ci fa da guida per scoprire il nostro mondo interiore.. Si tratta di un nuovo modo di affrontare le cose e non spinge ad essere diversi, ma a far emergere quello che veramente siamo e abbiamo dentro.

Di seguito ho estrapolato alcune considerazioni dell’autore, che mi hanno colpito e che mi sembrano in linea con quello che spesso riferisco in questo sito.

Per far emergere ciò che veramente siamo e vedere ciò che a volte ci sembra invisibile, per affrontare le paure che ci bloccano, occorre modificare il modo di osservare i fenomeni che ci accadono. “La vera scoperta” – dice Proust non consiste nella conquista di nuovi mondi, ma nell’imparare a guardare quello vecchio con occhi nuovi”.

L’ansia è un curioso stato di inquietudine perché ci fa cominciare a soffrire nel presente per qualcosa cui non abbiamo nessuna certezza che accadrà.
Dietro la paura profonda, non c’è una incapacità di affrontarla, ma la convinzione che non ne siamo capaci.
Ma per essere se stessi bisogna concentrarsi su quello che si vuole, non su ciò che si teme. Le convinzioni agiscono e ci limitano se non sono corrette. Ecco che aprirsi a nuove visioni , riflettere e stare in silenzio aiuta a vedere oltre le apparenze.

Che dire? Per me leggere queste pagine è stato come riconfermare che lavorare su di sé, sui vissuti e su quello che ci fa star male, significa qualcosa di più che eliminare i sintomi. Alla fine del viaggio tutto appare diverso e meno ostile e faticoso. Basta impegnarsi a riconoscere quello che veramente ha valore: una vita autentica nel rispetto di sé e degli altri. Quello che conta è l'opinione che ci facciamo delle cose e con la giusta percezione e lo stato d'animo propositivo si imparano a scalare le montagne.