Risultati dell'indagine


Relazione relativa al progetto:
MEDICI DI MEDICINA GENERALE IN COLLABORAZIONE CON GLI PSICOLOGI (SALUTE E BENESSERE PERSONALE)


Le persone che hanno partecipato alla ricerca, svolta nel comune di Loreto nell’anno 2004-2005, sulla percezione del benessere personale e sui fattori che contribuiscono ad una miglior qualità della vita, sono state 115. Di queste 8 erano adolescenti (un solo ragazzo), 40 adulti tra i 25 e i 60 anni in poi (di cui solo 10 uomini) e 67 anziani dai 60 anni in poi (di cui solo 19 uomini).
I numeri parlano chiaro: gli uomini non amano parlare di sé. Le donne invece soprattutto quelle di mezza età, sono più disposte a mettersi in discussione e a condividere le proprie esperienze emotive.
I colloqui effettuati e l’esame dei questionari somministrati testimoniano che i fattori principali deputati a contribuire alla soddisfazione sono:

la personalità e la disponibilità a socializzare;

il carattere e l’interpretazione più o meno realistica degli eventi;

lo stile di vita e le abitudini;

la capacità di gestire la propria vita in modo autonomo.


Che cosa occorre per star bene con sé e con gli altri? Un ruolo di primo piano è rappresentato dalla visione della realtà ottimistica e costruttiva, abbinata al supporto della famiglia e degli amici. Chi si propone vivere meglio e lottare contro eventuali malattie o disagi familiari e sociali, riesce a recuperare bene e a trovare le strategie per affrontare le difficoltà e per non drammatizzare ogni volta che si presenta un ostacolo.
Accanto all’atteggiamento emotivo positivo, il supporto delle relazioni significative ha un effetto sostanzioso. Infatti, la persona motivata e accolta nel suo ambiente si interroga, indaga e va alla scoperta delle risorse interne, necessarie nei momenti critici. Questa disponibilità al confronto porta proprio a chiedere aiuto e ad essere in grado di utilizzare al meglio il sostegno offerto.
Quello che è certo è che i loretani sanno perfettamente di che cosa avrebbero bisogno per stare meglio: più tempo da dedicare a sé e ai piaceri della vita; capire meglio se stessi e gli altri, avere delle relazioni significative su cui contare, poter utilizzare una rete sociale più solida per interventi mirati e punti di incontro per confrontarsi.
Tutte tematiche che richiamano l’attenzione sul fatto che niente viene da sé, ma va progettato, costruito sulla base delle opportunità che il quotidiano ci offre e perché no, contribuendo alla realizzazione di luoghi e situazioni di scambio.