Perchè andare dallo psicologo

 Le perplessità sul percorso terapeutico

Leggo su un articolo ben fatto di una mia collega, la Dottoressa Riccardi Chiara, (http://www.chiarariccardi.it/2012/09/13/i-10-buoni-motivi-per-non-andare-dallo-psicologo), che da un sondaggio sulle ragioni per cui molti non vanno dallo psicologo per affrontare problemi emotivi, emerge che tra le motivazioni più chiare c'è la spesa. Farsi seguire viene ritenuto troppo costoso e poi parlare con un estraneo è difficile e aumenta confusione e incertezza. Se ci mettiamo in più che molti non si ritengono dei matti, allora ecco che nell'idea generale di molti c'è che la psicologia non serve a nulla, meglio quindi cavarsela da soli.
Lavorare su di sé, cercare di dare un senso alle sofferenze e impegnarsi per una crescita personale, non è sempre considerato importante. Si pensa di saperlo già fare e qualcuno afferma di non credere nella psicologia. Ma quest'ultima è una scienza che studia il comportamento, i pensieri e le emozioni dell'uomo, non si tratta di credere o no (sono perfettamente d'accordo con la mia collega). E c'è anche da riflettere su come mai si è più disposti a pagare gli specialisti riguardo i problemi fisici che quelli ce si occupano di disagi di natura psicologica.
Nessuno ci insegna ad elaborare i sentimenti, a vedere le associazioni tra pensieri emozioni e comportamenti e allora perché non saperne di più sulla nostra mente, sui processi inconsapevoli che bloccano la nostra razionalità e su tutti quei meccanismi di difesa che inevitabilmente con l'esperienza di dolore si azionano?
Come mai dopo una vicenda spaventosa, non riusciamo più a fidarci? Perché ogni tanto ci sembra di rivedere nelle situazioni vecchi ricordi che ci fanno sentire in pericolo? Come mai siamo diventati maniaci dell'ordine o senza il nostro perfezionismo, ci sembra di essere dei falliti?

Insomma tutto ha una spiegazione e se ci ascoltiamo di più ed esaminiamo il nostro dialogo interno, riusciamo conoscerci meglio e a capirne di più sulle nostre dinamiche relazionali.

Questo e altro è stato trattato anche la parte di questo sito dedicata alla conoscenza di sè .
Lo psicologo non ci dice quello che dobbiamo fare, il mio compito e quello di chi fa il mio lavoro è cercare di individuare i comportamenti causa del disagio e provare insieme a chi sta male a impostare delle strategie utili a ridurre ed esaminare quelle azioni che invece di farci star bene, sono disordinate e conducono alla malattia.