La morale che aiuta a star meglio

Libri per star meglio

Rafael Santandreu, Arte di non amareggiarsi la vita, Vallardi Edizioni.
Un manuale ampio di riflessioni e ricco di esempi pratici su come imparare a vivere le situazioni con maggior fermezza, senza lasciarsi scoraggiare da inconvenienti e ostacoli. Si tratta di strategie cognitive che servono per incanalare i pensieri nella direzione giusta per non lamentarsi e non vedere sempre tutto nero.
Tutto quello che ci succede spesso lo amplifichiamo in negativo, ma se riusciamo ad affrontare anche le cose più brutte come situazioni temporanee e modificabili ci si aprono ampie prospettive.

Lucia Giovannini, Mi merito il meglio, Feltrinelli
L’autrice riesce con 40 lezioni a stimolare riflessioni e porsi interrogativi su quello che facciamo per noi e quello a cui rinunciamo. Come si può pensare di essere felici se noi per primi crediamo di non meritare nulla?
In realtà ciascuno di noi ha il diritto di fare il meglio per sé attraverso le proprie potenzialità, che sfruttate al massimo aumentano l’autostima e migliorano i rapporti.
Un programma dettagliato che aiuta con una lettura quotidiana ad avere maggior consapevolezza dei propri vissuti e a cercare nuove alternative rispetto ad un modo di vedere rigido e ripetitivo.

Laurence Lavasseur, 50 esercizi per imparare a vivere nel presente, l’Airone.
Un libro con suggerimenti i pratici e chiari che aiuta a vivere pienamente quello che capita. Strutturato come un diario o un blocco di appunti è da tenere in borsa e usare subito.
Va bene per tutto ma in particolare per chi è nel vortice del dover fare, senza riuscire a guardarsi mai dietro.
Quando si fa fatica a gestire le proprie emozioni di nostalgia per ciò che è stato e di paura per quello che sarà, ci si programma tutto per non lasciar spazio agli imprevisti. Ma è come se un po’ di pace non arrivasse. Con gli altri si pretende troppo e non ci accontenta mai e questo non fa apprezzare le piccole gioie della vita quotidiana.
Si va sempre di corsa e non si ha mai tempo per fermarsi. Si arriva a non prestare attenzione a chi si incontra per caso o ai dettagli della vita quotidiana. Allora meglio porsi piccoli obiettivi grazie a esercizi pratici che favoriscano l’apertura verso quello che ci capita, senza troppe pretese, che poi ci porterebbero ad essere delusi. Meglio insomma cercare di non confondere i desideri con necessità, senza cui tutto sarebbe vano. 

Omar Falworth, L'arte di vivere bene con gli altri, Essere Felici Edizioni

Spesso le difficoltà che incontriamo riguardano i rapporti di lavoro, di parentela, di amicizia, familiari, di coppia e occasionali. Purtroppo nessuna scuola ci ha insegnato a stare con gli altri, ad andare d'accordo con tutti, a costruirci rapporti di amicizia e d'amore. Ecco che una guida diventa utile per riflettere innanzitutto e considerare una risorsa la capacità di accogliere le diversità degli altri: aprirsi e farsi accettare diventano elementi crcili per rapportarsi in modo proficuo, ricavandone enormi soddisfazioni. E alla fine "insieme" tutto si colora di nuove sfumature. Falworth in modo originale ci parla di tecniche e strategie facili per amare e farsi amare. Belle pagine da sfogliare, capire e memorizzare come indicazioni e suggerimenti per imparare a conoscersi e ad andare d’accordo con gli latri. Attraverso simpatici e originali schemi l’autore mostra quanto è importante accettarsi per accogliere l’altro e quanto sia importante dar valore al legame in modo da sperimentarsi sempre, anche quando qualche volta rimaniamo delusi. Eliminando false aspettative e dedicandosi pienamente a una vita di relazioni buone, c’è sicuramente il ricambio; perché grazie a comunicazioni efficaci e a pensieri costruttivi le diversità diventano confronti e superare malintesi fortifica e unisce di più.

Osho, Una perfetta imperfezione. Ama ciò che sei., Cairo Editore

Il libro analizza la condizione umana da una prospettiva del tutto insolita rispetto alla logica comune, per aiutare l'uomo a non essere più semplice spettatore della vita e a trasformarsi in attore principale, insegnandogli a vivere appieno tutti gli aspetti dell'esistenza. Dei suggerimenti precisi perché ciascuno possa amare la propria natura imperfetta ricordandosi che la perfezione è, per qualità intrinseca, irraggiungibile e quindi una aspirazione inutile.
Con le varie descrizioni l’autore ci accompagna nel cammino verso la consapevolezza e il risveglio, per affrontare angosce, dubbi, frustrazioni, chiarendo e spiegando in che modo si può vivere meglio sfruttando i sentimenti positivi, la risata, l’allegria in mezzo agli altri.
Ma non è facile mettere tutto in pratica, perché se le premesse di ragionamento sono sbagliate le varie indicazioni non possono certo essere utili…..Se l’interesse è essere predominanti e avere sempre successo, scegliere di vivere una vita autentica, fondata sulla semplicità, è impossibile.

 Corina Bomann, L’Anno dei fiori di papavero, Giunti.

Nicole, figlia di madre singole ha sempre desiderato avere una famiglia al completo per riscattarsi da una infanzia complessa. Ma la vita non va come sperava e allora deve ridisegnare il suo obiettivo. Rimane in cinta anche se il suo compagno David non è proprio d’accordo e in questa sua scelta alla fine rimane sola. Ce la potrebbe pure fare, visto l’esempio di sua madre, ma altre complicazioni si affacciano. Alla prima ecografia emerge che ci potrebbe essere una piccola malformazione al cuore. Si tratta di un problema ereditario. Ma  allora suo padre di cui non ha saputo mai niente era malato? E’ cos’ che iniziano le domande a sua madre Marianne che malgrado al resistenza iniziale, capisce che la ragazza deve sapere. Ecco che nel testo si alterna PRESENTE E PASSATO . E di sfondo i campi di papavero fanno quasi una silenziosa melodia: colorano il prato di gioia, giocano con il vento e sorridono parlando con il cielo. Leggere le pagine dell’autrice è così piacevole come osservare e sentire questi fiori che si adattano all’amibente. Ci sono interi capitoli di Marianne e del suo amore conflittuale con il padre di Nicole, che lei sapeva morto. E mentre la storia procede la ragazza decide di andare a ricercarlo; lo trova e si chiariscono. Il viaggio in Lorena con splendidi campi di papavero le permette di capire tante cose e di scegliere i nodi anche del suo rapporto con Davide. Forse il suo futuro può ancora prendere la giusta direzione!