La morale che affianca alla vita felice il dolore

La morale come sguardo alla vita e alla morte, alle illusioni e agli abusi, ai falsi amori e alle lotte per sopravvivere.


Valeria Viganò, L’ora preferita della sera, Feltrinelli

In questo libro Valeria Viganò raccoglie otto racconti ispirati da alcuni dei più famosi brani musicali di cantautori italiani quali Guccini, Battiato e Fossati. Scritto con enfasi e passione, in alcune delle pagine non è affatto difficile riconoscersi, in quanto i sentimenti narrati, le emozioni, l’amore, le paure e le angosce appartengono ad ognuno di noi. Sono storie di uomini e donne, protagonisti silenziosi delle loro vite, alcuni alla ricerca di un cambiamento, altri di un proprio riscatto. E l’amore raccontato da molte canzoni si sente ovunque: amore per la musica, per la vita, per un presente e un futuro, che i ricordi e la memoria ricostruiscono e immaginano allo stesso tempo.
“Siamo arrivate alla stessa conclusione Silvia e io:, la sera, la sera che ci aspetta durante la settimana, quando gli occhi si chiudono, e la sera di una domenica passata al mare, dopo un bagno nell’acqua tiepida, non hanno dunque lo stesso sentimento. Ma si compongono e si mescolano nell’unico fluido che scorre dentro. Solo in questo modo, nell’assorbimento dell’eccezionale nella normalità, si può evitare il tragico errore di volere una vita che non si può. Solo così con un raro deragliamento, si può continuare a vivere”.

Neill Fiona, Il tè e il profumo dell’amore, Newton.

Alcuni amici si ritrovano a condividere il successo di uno del gruppo che ha un ristorante e deve dare prova della sua bravura. Ci si ritrova tutti insieme e riemergono vecchie situazioni, legami passati e storie presenti travagliate. Le coppie che sembrano funzionare, in realtà, nascondono tradimenti e percorsi di allontanamento e quelle con difficoltà imparano ad affrontarle.
Ma il punto è che le verità nascoste pesano e pongono il dubbio sull’autenticità di quanto si sta vivendo.
Le amiche si sentono vicine, ma non sempre sanno come aiutarsi e nel frattempo che la vita evolve i vissuti di ognuna si mescolano con emozioni negate, rimosse, che comunque emergono e creano enormi confusioni. Chi è veramente soddisfatto dell’amore sperimentato e dei rapporti costruiti se ne accorge nel momento in cui si confronta veramente con chi non è contento di quell’amore e soffre, non sapendo gestire tale dolore.
Colpisce la storia del figlio di una coppia consolidata e che negli anni presa “dal dover fare”, ha messo da parte i sentimenti. Il ragazzo costruisce un blog su internet e racconta la vicenda degli adulti che ha intorno, svela i segreti passati e trasforma in una reality show tutto quello che vede e ascolta. Gli sembra normale, naturale, mettere tutto in scena, senza pensare però che questo andrà a turbare i protagonisti che si sentono usati e non rispettati. Emozionante, particolare e non scontato.…………………………

Dacia Maraini, Amore Rubato, Rizzoli.

Dacia Maraini con una spettacolare padronanza di scrittura e una grande capacità di coinvolgimento  racconta di alcune donne che hanno subito violenza, che si sono innamorate delle persone sbagliate e che sono state vittime di forti violenze. Libro di amore e sofferenza , pagine che fanno male perché sono dure, ma che è giusto leggere per la loro attinenza a realtà esistenti. E mentre si procede nella lettura ci si accorge che spesso le persone stanno male e neppure ce ne accorgiamo o non ci dicono niente perché subiscono o non vogliono vedere come stanno veramente le cose.
Un pugno allo stomaco , ma vale la pena aprirsi a questa realtà per saperne di più, per prevenire, per denunciare!


Vittorio Messori,  Scommessa sulla morte,  Sei Edizioni

 Messori si interroga sul senso della vita; e, dunque, della morte. Tutte le ideologie dominanti nascondono il dramma della morte, non avendo risposte. Ma negare la realtà non solo non migliora la vita, ma la rende disumana. Un testo che procura dolore nell’affrontare argomenti che spesso pensiamo bene di rimandare, ma al contempo consolante, che riempie un vuoto: cerca di aprire la strada a discorsi taciuti e a interrogativi difficili. Né la chiesa né ipotesi scientifiche apportano una certezza e si uguagliano sul fatto che un aldilà non sappiamo se esista, ma non possiamo neppure escluderlo. Solo accettando che tutto è finito, possiamo concentrarci su quello che c’è per apprezzarlo e vederlo comunque come precario, come qualcosa che c'è ora e che prima o poi terminerà. Amarezza o no, la morte c’è! Meglio prenderne atto, prima o poi.

Carlo Fruttero, Donne informate sui fatti, Mondadori
Una storia che parte da un omicidio. Un brutto evento che viene poi raccontato da diverse donne che conoscevano la vittima e che cercano di capire cosa possa essere successo. Le signore interrogate sono molte, ognuna con la sua versione, ognuna a modo suo turbata, ma anche convinta che non tutto alla fine si riesce a sapere. Quindi il mistero un po’ resta.
La vittima era una ragazza rumena, ex prostituta, che si voleva impegnare per cambiare vita. Ne ha avuto la possibilità sia quando venne accolta in un centro, dove è guidata a vivere meglio, sia quando si occupò di alcuni bambini e si dedicò al lavoro con amore e dedizione. I ragazzini erano i nipoti di un banchiere che piano piano si innamorò di lei, pur essendo molto più grande. I due si frequentarono e si sposarono, contro l’opinione di tutti, malgrado le differenti età e il passato negativo della ragazza.
Pagina dopo pagina emerge che un’ amica di famiglia, non troppo contenta della situazione, ma gelosa della nuova protagonista, si vuole vendicare e attraverso un terzo personaggio fa uccidere la donna, vestendola da donna di strada.
Un giallo scritto bene e appassionante.

Marie NDyaye, Tre donne forti, Giunti Editore
E’ un libro in cui si narrano umiliazioni e violenze, nei confronti di tre donne che seguono le proprie vicende senza mai sfiorarsi. Niente è condiviso tra le tre donne ma tutte hanno una forza interiore che gli permette di superare le prove che il destino gli dona, senza mai perdere la dignità e la consapevolezza di essere persone. Forse è proprio la loro diversità , dice l’autrice, ad aiutare a capire quanto uguali siano nella grande potenza interiore. Devono lottare per sopravvivere, accettare destini familiari a cui non possono sottrarsi. Sono storie raccontate con una prosa straordinariamente coinvolgente che permettono di calarsi con rapidità in quella dura realtà e si fa fatica poi a “ritornare” nella propria vita.

Michela Murgia Accabadora, Einaudi

Nel testo, ricco di descrizioni sottili sulla vita e sulla sofferenza, viene spesso fatto cenno sulla necessità di porre termine a certe cose che non vanno. Siamo in Sardegna negli anni cinquanta e in quel contesto ci sono regole e sistemi che tutti conoscono e accettano. Un’anziana che, ufficialmente fa la sarta, decide di portare a casa sua Maria, una bambina considerata uno sbaglio e dimenticata. Inizia una nuova vita per la piccola, ma le ombre di qualcosa che non sa e che presto la interesseranno, si avverte tra le parole dell’autrice.
Accabadora in sardo, è colei che finisce, che aiuta a porre termine alla vita in agonia di persone malate e senza speranza. Nella storia oltre a questo compito nascosto, la vecchia diventa la madre adottiva di Maria, le dà amore, le insegna tante cose, cerca di accompagnarla nel suo destino futuro. Eppure l’aspetto nascosto delle sue pratiche notturne, presto viene alla luce e la bambina cresciuta si ribella a tutto ciò. Per Maria certe cose non si fanno e non si possono paragonare a quello che si può scegliere di fare, in quanto giusto o sbagliato. Per lei non c’è dubbio, ènon si può decidere della morte di nessuno.
In realtà non si può mai sapere, le fa notare la donna.. “Non dire non berrò mai da questo bicchiere, perché ti potrebbe succedere di averne bisogno”. E così: la bambina diventa donna, si allontana da una realtà che non le piace ma è poi costretta a ritornare; per stare vicino a quella signora che lei ha considerato sua madre. Nello starle accanto, nei suoi ultimi momenti di vita, ritrova - nel buio della notte - la sensazione spiacevole, da sempre negata, che le cose capitano anche se noi le pensavamo come impossibili. Ma l’aspetto più drammatico è che si è chiamati in causa a decidere cose, che alla lucidità del giorno, non ci sembrano tanto belle.
Un racconto fatto di cose dette e non dette, silenzi descritti e paragonate alle pieghe dei vestiti messi e tolti, che risuonano come morbide verità che solo ascoltandole si a associano a quello che effettivamente abbiamo vissuto. Inevitabilmente emozionante!!!!!

Harris Joanne, La spiaggia rubata, Garzanti .

Mado torna a casa, dopo essere andata via a Parigi con sua madre, con il desiderio di sentirsi diversa e lontana da certe dinamiche, che lì dove è nata continuano a sussistere e a determinare la vita di molti.
Parliamo delle coste della Bretagna, Le Devin. Sull'isola ci sono due villaggi: Les Salants, che la giovane Mado, trova ancora più povero di quando l'aveva lasciato; e Les Houssinières, che grazie allo spirito imprenditoriale di Claude Brismand è diventato una località turistica di grande richiamo.
Mado ritorna perché il padre non sta bene e anche se non si è sentita mai amata da lui, vuole aiutarlo, assisterlo…E questa è una occasione per scoprire tante cose su di lui, vecchi errori, tensioni tra fratelli e giovani che nel territorio si scontrano e non riescono ad andare d’accordo.
La giovane guardandosi intorno capisce che la miseria di Les Salants è dovuta all'avanzamento del mare, mentre l'altro villaggio prospera grazie alle barriere spartiacque costruite dall'avido Brismand.

Lungo, a volte sembra che non cambi niente per pagine e pagine. C’è quasi la sensazione di pesantezza per quei lunghi momenti di tensione e difficoltà. Ma verso la fine ci sono stati colpi di scena imprevisti e si fa più avvincente quello che accade.
Alla fine il mare porta tutto, perché tutto ritorna. C’è solo da sperare che le macchie nere dell’inquinamento non ricoprano le case, lasciando che si perdano per sempre.

  Louise Candlish, Da quando non ci sei, Sperling e Kupfer

 L'autrice descrive in dettaglio  lo strazio di una madre, che per un destino tragico, perde una figlia di sei anni. Una vita se ne va, un'altra è distrutta. La donna non prende pace e va lontano da tutto e tutti. Lascia il marito e cerca di rifugiarsi nella città natale di sua madre.

Legami che si intrecciano, ricordi e situazioni complesse vengono raccontate e mentre sembra impossibile una evoluzione della storia, pian piano la donna , convivendo con la sua mancanza, intraprende una attività tutta sua, conosce delle amiche e riscopre l'amore. Il vecchio da affrontare ritorna, ma comunque nuove basi serviranno per accettare che la piccola Emma se ne è andata, mancherà sempre, ma accanto al suo posto vuoto ci saranno tutti gli altri personaggi, che comunque sia, vanno avanti. Colpisce la drammaticità dell'evento e nel contempo la capacità della scrittrice di descrivere il dolore, attraversarlo e lasciarlo condividere.

Una storia che accompagna  chi è nelle profondità della sofferenza e ne esce con una forza e una  determinazione da rimanerne impressionati!

 Karenzis Panos,  Festa di Compleanno, Guanda

 Marco Timoleon, anziano armatore ormai al tramonto, organizza una bella festa di compleanno per sua figlia Sofia, su un'isola nel Mar Egeo. Tutto è preparato nei dettagli e con le migliori intenzioni. Una scusa per confrontarsi con la ragazza  così simile a lui, e risolvere a suo modo una questione che, non gli sembra adatta alla sua buona reputazione. Mentre gli ospiti arrivano il protagonista ci racconta i suoi anni passati, i suoi amori, i giri nel mondo per raggiungere il potere, nel suo grande desiderio di diventare l'uomo più ricco del mondo. Con i ricordi  riemergono anche le persone che con cui ha avuto a che fare, tutti legami importanti che lui però ha vissuto non sempre nel migliore dei modi. Ogni incontro segna un legame, che comunque lui non sempre consolida anzi se ne allontana fino a trovarsi comunque davanti ad una estrema solitudine.

Un uomo che vuole controllare, gestire la vita di tutti e conquistare un ruolo, ma finisce con la sua rigidità per allontanarsi fino a non condividere nulla, neppure con il suo interno confuso. Resta così intrappolato nel dolore, preso da vizi e percorsi non sempre adatti alla sua età. Tristee realistico allo stesso tempo...cose che si sanno ma non sempre si riesce a cambiare.