Corso sul significato delle cose

 Il senso delle cose per non aver paura né di vivere né di morire.

 

 Anche quest'anno sono ripartiti a fine ottobre 2014 i corsi all'Unitre di Numana e Sirolo.

Dopo aver affrontato i temi delle emozioni , dei legami i e delle strategie per dar sempre il meglio, in questi incontri cercheremo di discutere del significato delle cose.  Del senso di quello che ci capita  e anche di quello che non succede anche se noi lo desideriamo tanto,  per sollevare domande e interrogativi  che ci permettano di ritrovare la luce se ci siamo smarriti o di consolidare il bello della vita che ogni giorno viviamo. 

I temi che affronteremo sono i seguenti.

- Le scelte e la paura di farle.

- I legami positivi e quelli vincolanti.

- Se sei te stesso la vita è più facile.

- Vivere i conflitti fa crescere.

- Le domande giuste aprono il cammino al percorso giusto per ognuno.

- Vivi e lascia vivere.

 

Come sempre prenderemo in considerazione alcuni testi e li approfondiremo. 

Resoconto del Corso presso l'unitre di Numana e Sirolo  anno 2014-2015

 

Sono emerse tante convinzioni interessanti. E ho cercato di far leva soprattutto sulla necessità di distinguere tra quello che vogliamo e quello che ci impedisce di raggiungerlo a causa dei malintesi con gli altri o dei falsi timori che ci fanno pensare di essere sbagliati o di non poter essere liberi di agire. 

Nel parlare di paure ci siamo soffermati sui timori del futuro e dell'incapacità di accettare che le certezze non sempre si possono avere. Da qui la paura di non cavarsela o di star male.

A proposito, invece, di strategie per essere se stessi abbiamo posto l'accento sul fatto che noi siamo emozioni e pensieri e che spesso abbiamo forti contraddizioni. 

Ma esistono delle domande giuste, delle strade più adatte a noi? Si quelle che lasciano  vivi i nostri sogni e rispettano le nostre ambizioni.

E' importante la riconquista della nostra libertà che ci permette di essere ottimisti e fiduciosi. La speranza contro la disperazione diventa un punto di forza.   Ma quando siamo noi stessi? Quando ci accettiamo e rispettiamo anche gli altri. Attenzione però accogliere le differenze va al di là di fare le proprie concessioni; infatti vuol dire rinunciare  a pensare che tutti debbano avere le nostre idee. Se diminuiamo le aspettative, affrontiamo anche meglio i contrasti. In questo senso gestire i conflitti  è diverso da voler avere ragione. Si tratta di un processo che prevede diverse tappe:

1. Sviluppare una coscienza dei sentimenti propri e altrui.

2. Non reagire in modo emotivo, ma assumersi la responsabilità delle proprie azioni.

3. Fare una pausa per riflettere.

4. Parlare dei sentimenti.

5. Alimentare emozioni costruttive  (come sicurezza,  ottimismo e fiducia per quello che concerne se stessi e accettazione , rispetto e interesse verso gli altri).

Quando siamo noi stessi si origina umore positivo che ci consente di percepire meglio i bisogni degli altri e i nostri. E nelle relazioni se ci liberiamo dal concetto di dipendenza, sviluppando legami di interscambio, non viviamo male il pensiero altrui, né ci sentiamo accusati, ma viviamo i rapporti come ottime occasioni di crescere e di star bene insieme.

Continuiamo o vederci fino ad aprile per parlare di questaricerca di senso e di come fare per vivere senza troppe paure.